Chi sei diventata come artista oggi
Oggi la mia arte nasce come atto di maturità interiore. Ogni opera si sviluppa come un processo alchemico: è la mia vita che si intreccia all’armonia universale, il vissuto che si fa simbolo, la prova dell’anima che diventa bellezza. Creo per comprendere, per elaborare, per trasmutare: i miei mandala non sono progettati, sono incanalati. E nel loro fiorire silenzioso portano dentro la mia storia, intrecciata a leggi più grandi.
Dopo anni a stretto contatto con i processi profondi delle persone, ho compreso che il mio linguaggio più autentico non è fatto di parole, ma di forme, ritmi, geometrie vive. Attraverso l’arte ho trovato il mio modo di comunicare ciò che è invisibile: emozioni, memorie, verità profonde che parlano direttamente all’anima di chi osserva. I miei mandala aprono un dialogo animico e telepatico, bypassano la mente e portano ogni spettatore in uno spazio sacro tutto suo.
La mia è un’Arte con Proposito: creata non per decorare, ma per risvegliare. È un’arte che invita, connette, ricorda. Un ponte che riconduce l’anima a casa.
Sono diventata una donna che ha scelto la bellezza come verità spirituale, non come apparenza. La mia arte è espressione di autenticità: non cerca di piacere, ma di risuonare con chi è pronto a vedere. È una bellezza che nasce da dentro, dalla nudità dell’essere, dalla grazia feroce di affrontare le proprie ombre e portarle alla luce con eleganza e potere.
Il mio processo non è lineare, ma ciclico, organico, vivo. I simboli arrivano, si richiamano, si approfondiscono. Ogni mandala è parte di una spirale che scende — o sale — nei misteri dell’anima. L’evoluzione sta nella profondità crescente del messaggio e nella precisione del gesto che, simbolo dopo simbolo, diventa sempre più sacro.